Categoria: narrazioni
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Era stata bella
Era stata bella. Di questo ne era sicura. Ricordava benissimo quando il suo seno magnetizzava gli sguardi degli uomini; uomini che si facevano venire il torcicollo per voltarsi a guardarle il culo. Ed anche il suo viso era stato bello. Le bastava sorridere per far inciampare qualcuno. Aveva avuto parecchi ragazzi e avrebbe fatto meglio…
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Cortés
Le patatas bravas mi bruciano la lingua. Ingurgito un sorso di birra per smorzare la sensazione provocata dalla temperatura e dalla piccantezza. Alzo lo sguardo e controllo che lui sia ancora in vista. Questa volta mi è capitato un lavoro di tutto riposo. Strano, ma di tutto riposo. Il bastone bianco è appoggiato al bordo…
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Nonna
“Signorina? Si sente bene?” Un ragazzo, sbucato da uno degli scaffali della libreria, mi si era avvicinato e mi fissava. Mi accorsi di avere gli occhi velati di lacrime. La sua voce premurosa e l’espressione preoccupata furono dei catalizzatori. “Sto bene.” avrei voluto rispondere, invece scoppiai a piangere incapace di trattenermi. Il ragazzo mi passò…
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Gente famosa
Sapete quando vi dicono che un famoso musicista si è messo a suonare dentro la metropolitana e nessuno l’ha riconosciuto? Ecco, è una cosa che mi ha sempre dato da pensare. Innanzitutto è una fortuna che io viva in una piccola città in cui non c’è la metropolitana. Quando mi trovo in una grande città…
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In treno
I treni hanno in se qualcosa di immutabile. Non importa se sono treni moderni e veloci o vecchi treni lenti che fermano in ogni piccola stazione lungo il percorso. Appena le porte si chiudono, i treni diventano un mondo a parte, una mescolanza di persone con una sola cosa in comune: essere tutti in viaggio…
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Lo strano caso dell’uomo con un proiettore al posto del cervello
«Chi li ha chiamati quei due?» sentii brontolare. Era l’accoglienza che ricevevamo sempre più spesso. «Holmes, dottor Watson» l’ispettore Lestrade ci venne incontro sorridendo. «Arrivate tardi. Il colpevole è già stato arrestato.» «Allora siamo qui per congratularci» rispose Holmes «per l’arresto della persona sbagliata ovviamente.» Senza curarsi delle proteste Holmes scavalcò i nastri che delimitavano…
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lo stagno

Il Venerabile Maestro Valavan camminava assorto nei suoi pensieri. Per oltre un mese mi ero recato in pellegrinaggio da solo ed ora finalmente ero tornato dal Maestro. Camminavo al suo fianco, ma i miei pensieri erano certamente più cupi dei suoi. Dopo un po’ mi guardò e accortosi del mio turbamento mi sorrise dicendomi: “Raccontami…
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bellezza

Maestro, cos’è la bellezza?” chiesi al Venerabile Maestro Valavan. Seduti su di una roccia sospesa sopra un lago dall’acqua blu in cui si specchiavano alte montagne stavamo contemplando silenziosamente il panorama. Normalmente mi sarei ben guardato dall’interrompere un Maestro preso nelle sue meditazioni, ma il maestro Valavan aveva abitudini e modi assai particolari e sapea…
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il rombo delle valanghe

Osservavo pensieroso il Venerabile Maesrto Valavan che con passo tranquillo saliva sul tortuoso sentiero che conduceva ad un antico tempio. Come al solito il Maestro contraddiceva tutte le mie idee di come si sarebbe dovuto comportare un maestro, canticchiava, fischiettava, chiacchierava incessantemente. Avevamo attraversato alcune cittadine piuttosto grandi, incontrato studiosi, monaci e commercianti e poi…
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cappello piatto
Seduto, attendevo con pazienza l’arrivo del Venerabile Maestro Valavan, rimuginando su dubbi che mi assalivano ormai dai giorni, ma che non avevo ancora trovato modo di esprimere. All’arrivo del Maestro non seppi trattenermi oltre e immediatamente, con ahimè assai poco tatto, gli scagliai subito contro una domanda che presumevo avrebbe messo in crisi perfino lui.…
